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Roma contro versa

Le donne si raccontano, partendo da “contro versa”

Il convegno organizzato alla Casa Internazionale delle Donne di via della Lungara a Roma ospita, nella sessione “prove tecniche di resistenza”, l’esperienza di sabbiarossa ED e della nuova collana GENEALOGIE: oggi pomeriggio le narrazioni di Doriana Righini e Paola Bottero

I sud, le mafie – le donne si raccontano. È questo il tema convegno nazionale iniziato ieri a Roma, organizzato nella Casa Internazionale delle Donne di via della Lungara da diverse realtà, come Libera, la Società Italiana delle Letterate, daSud. Una tre giorni densa di appuntamenti, così sintetizzati: «Vogliamo cogliere le trasformazioni messe in atto da donne nel contesto in cui vivono, le modalità e le forme con cui esse vengono concretizzate. Siano esse donne che lavorano contro le mafie, creatrici di nuove pratiche di resistenza, al nord come al sud, le quali, a partire dalla trasformazione di sé stanno trasformando la realtà. Siano esse donne di mafia, testimoni e collaboratrici di giustizia, che si sono ribellate al Sistema».

Quale occasione migliore per presentare in anteprima il primo titolo della nuova collana di sabbiarossa ED, GENEAOLOGIE, nata per declinare le tematiche sociali e culturali al femminile? La novità editoriale è una collettanea dal titolo contro versa – genealogie impreviste di nate negli anni ’70 e dintorni – e sarà in distribuzione dalla prossima settimana.

contro versa è un viaggio in direzione ostinata e contraria, alla scoperta di possibili pratiche – le proprie –, sempre femminili, dell’esserci e incidere sulla realtà. Un viaggio che inizia proprio dalla Calabria, “contro”, con le tre narrazioni di “Pensarsi donne tra privato e pubblico”.

Doriana Righini, con La figura rimane, apre in punta di penna e subito arriva alla pancia, ripercorrendo i passi e insieme le durissime scelte di Lea Garofalo, raccontati e mediati dagli occhi della sorella Marisa e, sullo sfondo, da quelli della figlia Denise. Segue Madre in Calabria, Calabria madre. Gestazioni del possibile di Denise Celentano: un percorso cosciente di riappropriazione delle sue identità, personale/politica e femminile/calabrese, attraverso il rientro in Calabria dopo l’emigrazione, la maternità e le relazioni politiche con altre donne. Chiude Giovanna Vingelli con La passione del capire. La trasmissione generazionale in Università, in cui si interroga su come tessere reti e connessioni tra diverse generazioni di donne, ma anche, come Penelope, su come disfarsi, al momento opportuno, dei ruoli assegnati. Il viaggio prosegue con altre quattro sfide, stavolta focalizzate sul “versa”: quel versare e riversare, come azioni che partono dalle esperienze personali, per tradursi in buone pratiche che lasciano segni. Dalla Sardegna di Lucia Cardone e Ivana Pintadu alla Puglia di Loredana De Vitis, dalla Salerno di Angela Ammirati alla Perugia di Monia Andreani. Infine l’incontro tra scrittura, arte e femminismo, narrato da Alessandra Pigliaru e Federica Timeto.

Questo pomeriggio, alle 16:30, la sessione del convegno dedicata alle “prove tecniche di resistenza” ospiterà Doriana Righini Paola Bottero. A loro sarà chiesto di partire da sé, dalle proprie esperienze personali, per raccontare non solo il loro modo di “resistere”, ma anche e soprattutto le ragioni delle scelte che hanno portato a dare vita all’esperienza di sabbiarossa EDIZIONI e, in particolare, della collana GENEALOGIE, di cui Righini è direttrice e curatrice, per approdare all’anteprima del libro contro versa, che da fine aprile sarà presentato in tutte le sue eterogenee – e femminili – sfaccettature.

Sabbiarossa a Più libri più liberi

Uno spazio nella Bibliolibreria e la presentazione nella giornata clou, quella di domenica 9 dicembre: ottimo il bilancio della partecipazione di sabbiarossa ED alla fiera della piccola e media editoria (400 espositori, di cui solo 8 calabresi) che si svolge ogni anno a Roma. L’appuntamento per questa undicesima edizione è stato dal 6 al 9 dicembre al Palazzo dei Congressi.
Giornate dense, terminate con l’evento “libri contro le mafie e le intolleranze”, durante il quale, partendo dagli insegnamenti di Norberto Bobbio e i suoi granelli di sabbia e passando per l’odio verso l’indifferenza di Antonio Gramsci, sono stati presentati i primi cinque titoli ed anticipati i due di prossima uscita, per la collana TRACCE.
Particolare attenzione è stata rivolta alla cura dei volumi ed all’arte intrinseca di ogni immagine originale di copertina, ciascuna realizzata dal pilastro creativo di sabbiarossa, Caterina Luciano. Per risultati che hanno attirato l’attenzione non solo dei visitatori della Fiera, ma anche degli altri editori e degli organizzatori.

Un libro deve essere tante cose, deve parlare a tutti i sensi del lettore. Non deve essere la semplice stampa di ottimi contenuti: deve essere anche un ottimo prodotto editoriale. Avere un libro tra le mani significa guardarlo, odorarlo, toccarlo, sentirlo prima ancora di iniziare a leggerlo. Abbiamo optato su un formato unico per le prime tre collane editoriali: 14×21 cm. Abbiamo scelto una carta avoriata buffant da 90 grammi per l’interno, la cucitura a filo refe, la cordonatura con copertina brossurata e bandelle interne, stampata su carta patinata opaca da 300 grammi, con successiva verniciatura opaca. Ciascuna delle prime tre collane ha un’impostazione grafica diversa, che ne sottolinea alcuni particolari. Per la collana STORIE la nostra artista, Caterina Luciano, ha scelto la tecnica del pastello e matita su cartoncino o foto, sottolineata dalla successiva goffratura del titolo e di altri elementi grafici della copertina. La collana RIFLESSIONI è caratterizzata dalla tela, e da opere originali realizzate in olio, con successiva verniciatura a spot lucida del titolo e di altri elementi di cover, mentre per la collana TRACCE l’artista ha optato per i diorama, installazioni di immagini fotografiche, sagome di cartoncini ritagliati, precedentemente disegnati a biro, e materiali vari, come la sabbia, per la composizione. Si aggiunge la collana IMPRONTE, acrilico su tela, e l’ultima del 2012, FRAMMENTI, con un formato idoneo ai contenuti, 12×21, e l’immagine di cover realizzata in acquerello su carta Lana a grana fina. Ciascun libro viene messo in commercio con un segnalibro dedicato, che riprende l’immagine di cover.

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SABBIAROSSA si presenta a Roma

Tra i tantissimi eventi che si susseguiranno fino a domenica 11 dicembre 2011 durante la decima edizione della Fiera della piccola e media editoria, «più libri più liberi» di Roma c’è anche quello della casa editrice reggina SABBIAROSSA, previsto per venerdì 9, alle 16:30, nel salone Di Liegro di Palazzo Valentini, la prestigiosa sede della Provincia di Roma di via IV Novembre, adiacente alla centralissima piazza Venezia.

Il giornalista Alessandro Russo modererà gli interventi di relatori di altissimo livello.
Come Adele Cambria, scrittrice e giornalista, Franco Scaglia, Presidente di Rai Cinema e del Teatro Stabile di Roma, oltre che giornalista e scrittore. Santo Versace, deputato Api e imprenditore, Luigi De Sena, senatore Pd già vicecapo della Polizia e Prefetto di Reggio Calabria, Mimmo Talarico, consigliere regionale Idv della Calabria e Piero Cucunato, Presidente della Commissione Riforme Istituzionali della Provincia di Roma.

L’incontro si svilupperà sul tema scelto dalla casa editrice su una frase di Proust: «La realtà non si forma che nella memoria», e prevede, tra il resto, l’importante testimonianza di Nicoletta Inzitari, familiare di una vittima innocente della ’ndrangheta, il fratello Francesco.

Seguirà la presentazione, attraverso gli autori delle prime due uscite, delle collane “ammiraglie”: STORIE, con il romanzo bianco come la vaniglia di Paola Bottero, e RIFLESSIONI, con il diario di un’esperienza tra le mura dell’anima di Marcella Reni e Carlo Paris. Appuntamento a Palazzo Valentini.

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