Due i veri protagonisti dell’incontro: da una parte le “vite incatenate ai tempi dei social” raccontate da Paola Bottero, che fotografano un’Italia sempre diversa ma sempre uguale, l’ansia da social, l’assenza di amore o l’invano tentativo di comprenderne l’essenza. Uno spaccato di questa nostra società dell’apparire che ben poco spazio lascia a valori o sentimenti. E se sembra di intravederne uno spiraglio, ben presto la porta si chiude per aprire un computer, un notebook, uno smartphone. Nessuna esplosione di vita vera, una realtà che è un’implosione verso il nulla. In un inseguire sempre e ancora, con accanimento, un antidoto a una solitudine
patologica: il successo immediato. Anche se solo in forma di like.
L’altro protagonista è il nuovo concept album di Francesco Loccisano, fuori dalle regole consuete, in totale sintonia con il significato profondo del “Sostizio” che unisce i due termini latini sol “sole” e – sistere “fermarsi”. La scelta del chitarrista che ha fatto della battente uno strumento solista in grado di affermare una tipicità unica è di pubblicare sei tracce con il relativo video nell’arco di un anno, immergendosi di volta in volta totalmente su un unico brano. Spiega Loccisano: “Alla fine avremo un concept album maturato attraverso la libertà della creazione e la risposta di chi ci seguirà. Una composizione in sol” per sottolineare come “spesso diamo per scontato l’avvicendarsi del giorno e della notte, e invece il sorgere del sole ogni giorno è un miracolo”.
Ingresso gratuito, emozioni garantite, guardando il faro e i reperti archeologici di Monasterace.