Charles Chu, autore dell’articolo, fornisce calcolatrice alla mano tutti i passaggi per spiegare il ragionamento. Partendo da un presupposto: l’americano medio legge tra le 200 e le 400 parole al minuto. Assumendo che un libro di non-fiction è composto da circa 50 mila parole, 200 libri vuol dire 10 milioni di parole. Prendendo il lettore più veloce della nostra media, quello che macina 400 parole al minuto, per leggere quei 10 milioni di parole serviranno 25 mila minuti. Vale a dire, 417 ore. Per farci un’idea, basti pensare che un anno solare è composto da 8.760 ore. Se anche dessimo per scontato che ciascuno di noi trascorre la metà delle proprie giornate a dormire (ipotesi ottimistica e per eccesso, dunque), resterebbero 4.380 ore.
Considerando un impiegato medio, con un orario di lavoro di 40 ore settimanali, abbiamo 1.920 ore all’anno trascorse in ufficio. Se sottraiamo queste al totale delle ore di veglia, restano comunque 2.460 ore libere. Sicuri di non riuscire a ritagliarvene 417 – cioè meno di un quinto – per dedicarvi alla lettura? Se questi calcoli da soli non sono sufficienti a convincervi, torniamo all’articolo di Quartz, secondo cui un americano medio spende 608 ore all’anno sui social media: persino di più di quante ne occorrerebbero per legge quei famosi 200 libri. Per non parlare della tv: di fronte al piccolo schermo si trascorrono in media addirittura 1.642 ore, cioè oltre la metà del tempo libero totale extra lavoro, almeno stando al nostro piccolo calcolo. Di più: nel totale delle ore (2.250) impiegate davanti agli schermi di pc, tablet, smartphone e televisore potremmo leggere addirittura mille libri in un anno.
Ma sappiamo tutti come impieghiamo il nostro tempo. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.