Quando, a inizio 2016, l’amministrazione comunale di CITTANOVA ci ha chiesto di affiancarla per costruire strategie e strumenti di comunicazione in grado di agevolare il cambio di direzione del fare amministrativo, siamo partiti da un punto zero piuttosto preoccupante. Nessuna fiducia nelle istituzioni, non solo comunali, poca partecipazione alla vita pubblica e sociale, abitudine allo scontro verbale tra fazioni politiche attraverso lenzuoli/manifesti affissi ai muri, disabitudine alla percezione positiva delle cose fatte: queste solo alcune delle minacce della prima SWOT. Il lavoro era tanto, ed abbiamo iniziato a farlo a piccoli passi.

Abbiamo costruito Cittanova Città Gentile, nuovo brand di un nuovo modo di fare comunicazione pubblica in cui la “cosa pubblica” è l’unione di ammistratori e società civile. Siamo poi passati sulla piazza social di Facebook, aprendo una pagina di informazioni e di ascolto in cui abbiamo iniziato ad interagire con i cittadini, infine abbiamo utilizzato la creatività per costruire nuovi linguaggi, nuovi toni e nuovi modi di essere cosa pubblica. Solo volati via più di tre anni, ricchissimi di cose fatte, come si evince dal consuntivo finale, preparato da noi, con cui l’amministrazione ha chiuso il mandato e si è ripresentata alle elezioni.

Impossibile rappresentare la globalità del lavoro: qui ci sono pochi esempi in ordine sparso del tanto fatto (cui si aggiunge il settore del sociale, gli eventi e le celebrazioni per i 400 anni, che meritano una pagine a parte), giusto per fornire uno schema del nostro modo di interpretare e fare comunicazione pubblica al serivizo dei cittadini e della comunità.