Dare un valore aggiunto a rassegne ed eventi non significa solo partire da zero, ossia dall’ideazione, seguendo tutto il percorso di perfezionamento che è anima, motore e percorso (o, per dirla in termini quasi tecnici, creazione, organizzazione, realizzazione, conduzione). Esistono rassegne ed eventi che non richiedono di essere pensati o ricreati, perché già esistono e sono ottimi, pur avendo bisogno di aprirsi a nuovi orizzonti.
Sono le sinergie che inseguiamo da sempre, creandole ogni volta in cui mettiamo in cantiere nuove idee. Capita anche il contrario: che ci venga chiesto di affiancarci a qualcosa di solido ed esistente, apportando il nostro contributo. Ovviamente, credendo fermamente che vera comunicazione abbia luogo solo tra persone di uguali pensieri e di uguali sentimenti, per rubare un pensiero a Novalis, non sono molte le volte in cui lavoriamo in collaborazione con chi ci chiama. E succede quando c’è un orizzonte condiviso, una vision univoca, capace di unire esperienze e consolidare sinergie. Come è successo con Tabularasa, collaborazione iniziata quasi per gioco e diventata, con l’edizione 2016, una vera e propria condivisione. O con il Tropea Festival Leggere e Scrivere, collaborazione nata con il primo approccio alla casa editrice e diventata un costruire insieme eventi capaci di arricchire l’ottima offerta che anno dopo anno fa crescere questa ottima realtà.
A queste esperienze in crescita continua se ne aggiungono altre che per natura non possono che essere uniche, come quella con l’Expo 2015. Sono incroci anche questi, capaci di lasciare ricordi indelebili, oltre che la voglia di continuare a incrociare.