Sii servo del sapere, se vuoi essere veramente libero.
Così scriveva Lucio Anneo Seneca a Lucilio. Per noi essere liberi è un imperativo categorico, e di conseguenza diventa altrettanto categorico “servire il sapere”.
Confrontarsi, raccontarsi, conoscere è alla base del sapere. Un sapere che deve intrecciare le tante esperienze dentro e fuori il territorio, creando incroci in grado di accrescere il sapere e iniziare il cammino verso una vera libertà di pensiero e di vita. Ma, soprattutto, comunicando. Perché comunicare, per noi, è condividere.
Siamo partiti da questi ragionamenti quando abbiamo iniziato a costruire percorsi di conoscenza, rassegne in grado di mettere a confronto diverse identità per crescere con loro.
Collaboriamo da decenni (in diverse vesti: ciascuno di noi ha un ricchissimo background personale e professionale) nella costruzione di eventi e rassegne capaci di lasciare qualcosa sul territorio, per non perdere mai di vista l’orizzonte che è la perfetta unione di sapere e di libertà. Sono tanti i risultati raccolti. Ma mai abbastanza. E a parte le tante cose che organizziamo per lavoro, ce ne sono alcune che organizziamo per necessità. Perché non potremmo fare altrimenti. Perché l’impegno sociale passa anche per il fare al meglio quello che si sa fare non per ragioni economiche, ma per accrescimento. Personale e territoriale.
Ecco alcuni esempi degli ultimi anni.
Nell’estate 2014 (dal 5 al 15 agosto) abbiamo ideato, organizzato e diretto Scilla in passerella: otto serate tra Chianalea, Marina Grande e piazza San Rocco, in cui abbiamo declinato (con l’aiuto della Filodrammatica scillese e di altre realtà locali) la nostra #CalabriaOLTRE. Una rassegna che ha coinvolto migliaia di cittadini e di turisti, in un ensemble unico per la cittadina di Scilla.
L’estate 2015 è stata la volta di SEAtouring: mare in tour, guardando il mare, sì, il mare. Molteplici declinazioni sul fulcro sea e touring, una sola destinazione: tante serate che si sono snodate tra Scilla e Cannitello, dal 5 al 13 agosto. Incrociando le bellezze naturalistiche con quelle dei tanti ospiti che si sono susseguiti sui palchi.
Scilla nel cuore: potrebbe essere altrimenti? Le nostre rassegne hanno creato nuove sinergie, come quella che ci ha portato, il 23 agosto, a organizzare con l’amministrazione comunale la prima notte bianca di Scilla 2015. Una gioia e un trionfo. Decine di migliaia di persone si sono riversate nella perla del Tirreno per godere con noi dei tanti eventi che hanno dato il ritmo a quasi 24 ore di festa. E tra la rocca e la piazza, sempre in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale, abbiamo chiuso anche l’anno, con MerryScilla, dal 19 dicembre al 6 gennaio 2016.
A febbraio 2016 abbiamo organizzato, in sinergia con Reggio Cinema e il Cinema Gentile di Cittanova, l’evento il coraggio oltre la narrazione: partendo dal film Lea e dalla disponibilità del regista Marco Tullio Giordana e dell’attore Alessio Praticò, abbiamo costruito un vero e proprio tour nella “meglio Calabria”: incontri propedeutici nelle scuole, 3 matinée (a Cittanova, Reggio, Cosenza) con la proiezione del film e il successivo dibattito con il regista, l’attore e ottimi relatori, due incontri pomeridiani di confronto, vari incontri privati con le migliori realtà locali.
A giugno 2016 hanno preso forma e sostanza gli incroci creati negli anni, singolarmente prima e con sabbiarossa poi, sempre con l’obiettivo di “servire il sapere”, ma anche quello di divertirci. Perché organizzare rassegne e far circolare saperi diverte, nonostante le energie profuse.
incroci [a Sud] è l’associazione culturale nata per creare nuove sinergie, nuovi incroci. Come quello di agosto 2016: una rassegna cinematografica di altissimo respiro. Scilla è cinema d’autore, con il regista Mimmo Calopresti. E non solo. Per continuare a incrociare. Per continuare a servire il sapere.
Ora lavoriamo per step differenti: laddove incroci organizza eventi strictu sensu, e viene investita della parte organizzativa della maggior parte delle nostre idee, noi ideiamo e creiamo eventi che possano rispondere alle sempre più delicate richieste di comunicazione. Si tratta sempre di creare sinergie. Di costruire condivisioni, con la stessa vision. Ma è diversa la mission, la strada che percorriamo per arrivare al medesimo orizzonte.