Nicola Fiorita e Giancarlo Rafele
storie di Calabria
collana IMPRONTE [I4], Rc, SABBIAROSSA
I ED dicembre 2015
ISBN 9788897656289 | Facebook
152 pagine | € 14 | formato 14×21 rilegato, brossura
opera originale di copertina “dna”, 20×30
acrilico su tela di Caterina Luciano
«Mi sono immaginato calabresi con la schiena dritta come ne ho incontrati tanti, nella terra che mi ha generato e nelle terre diverse che mi hanno accolto più volte, anche in capo al mondo: per un viaggio, un reportage o un pezzo di vita. Nel viaggio che state per leggere, calabresi così ne ho incontrati molti».
Così scrive Igor Staglianò nella prefazione.
«Muli testardi che scalciano, non ancora convinti di poter essere felici», chiariscono subito gli autori», aggiunge il giornalista. E prosegue.
Nelle campagne o davanti ai fornelli, il cibo è l’oggetto che domina il discorso. In controluce, s’intravvede però, a guardar bene, un’altra idea di economia e di società, un’altra cultura. Un altro orizzonte già in cammino, verso cui si muovono nuovi protagonisti.
Il bicchiere può essere mezzo – o tutto – pieno. Basta saperlo guardare con gli occhi giusti. Basta saperlo leggere con il cuore, passando per la pancia e per la testa. Così diventa il bicchiere mezzo pieno.
Ancora Staglianò: Ad un altro tornante della propria storia, la Calabria raccontata qui è davanti alla sfida di sempre: passare dall’io debordante al noi pressoché assente – eccetto, manco a dirlo, quello della propria famijja. Se è vero, ed è vero, che «il tramonto arriva e l’alba te la devi guadagnare», la prova del nove sarà, ancora e per l’ennesima volta, quanto tempo impiegheremo per liberarci dalla tara più pesante e odiosa. Il bicchiere diventa mezzo vuoto, o vuoto del tutto, se si rimane accecati da quel «desiderare più il male dell’altro paese a te più vicino che il bene del proprio».
Un viaggio. Una cavalcata lunga «cinquemilaseicentoerotti chilometri» che è anche un atto d’amore fiammeggiante per la propria terra, la sua millenaria storia, la sua cultura.