Dieci titoli editi in cartaceo, un e-book nella nuova collana di narrativa virtuale, E-RE(A)D, un romanzo in uscita a fine ottobre, il terzo della collana STORIE, altri due titoli in lavorazione per l’inizio del 2014: questo il bilancio dei primi due anni di vita (scatteranno a fine ottobre) di sabbiarossa EDIZIONI, casa editrice che sta posizionandosi nel panorama nazionale di un nuovo modo di creare spazi culturali. Di resistenza. Taobuk, il festival internazionale dei libri che per anima il fine settembre di Taormina, ha voluto riservare uno spazio al racconto di quest’esperienza partita in sordina, con “lucida follia”, per quella che i tre fondatori – i giornalisti Paola Bottero e Alessandro Russo e l’artista Caterina Luciano – hanno definito “un’urgenza”. «Siamo partiti contaminati, intrecciando arti visive alla parola scritta» spiega Paola Bottero. «Avevamo un’unica, montaliana consapevolezza: Codesto solo oggi possiamo dirti/ ciò che non siamo, ciò che non vogliamo. Abbiamo iniziato a contaminare altri come noi con la nostra follia – quella di creare nella punta dello Stivale italiano una casa editrice libera e indipendente. Siamo diventati una squadra. Abbiamo iniziato a investire – tutto il nostro tempo e le nostre risorse economiche – per creare granelli di sabbia. Rossa. Alla ricerca del granello giusto di Norberto Bobbio: Qualche volta è accaduto che un granello di sabbia sollevato dal vento abbia fermato una macchina. Anche se ci fosse un miliardesimo di miliardesimo di probabilità che il granello, sollevato dal vento, vada a finire nel più delicato degli ingranaggi per arrestarne il movimento, la macchina che stiamo costruendo è troppo mostruosa perché non valga la pena di sfidare il destino».
Racconteranno la loro storia, mercoledì 25 settembre, alle 20:30, sulla Terrazza dell’archivio storico di Taormina, splendida location scelta dagli organizzatori del Taobuk. La storia di ogni granello, di ogni titolo. Un percorso contaminato e contaminante: «Siamo partiti contaminati, intrecciando l’arte visiva di Caterina Luciano alla parola scritta. Siamo andati avanti per continuare a contaminarci e contaminare. L’ultima contaminazione abbraccia le due arti che mancavano all’appello: la musica e la recitazione, che proprio a Taormina diventeranno un tutt’uno del nostro racconto, con le interpretazioni di Mad Simon ed Enzo dè Liguoro».
Un percorso, quello di sabbiarossa, che affonda le radici nella memoria. Perché, come diceva Proust, la realtà non si forma che nella memoria. Un percorso che è un ciclo continuo, che nell’estate si è focalizzato sui due titoli della collana IMPRONTE: la ’ndrangheta davanti all’altare, primo e coraggioso libro-inchiesta che raccoglie organicamente le collusioni tra la Chiesa e la mafia in Calabria, la cui ultima presentazione è avvenuta pochi giorni fa a Gerace, con Nicola Gratteri e don Giacomo Panizza, e onorevole sarà lei, presentato in conferenza stampa all’interno di quel Palazzo di cui il libro racconta molti segreti. La parte finale di mercoledì sera sarà dedicata a bianco come la vaniglia, primo titolo edito, oggi spettacolo per le scuole e laboratorio di memoria. Indispensabile per ridisegnare la realtà.
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