Non è ancora stato presentato ufficialmente, l’ultimo romanzo edito da sabbiarossa EDIZIONI, e già sta andando in ristampa. Carta vetrata, quarta opera di narrativa di Paola Bottero, è stata presentata in anteprima al TropeaFestival Leggere&Scrivere il 6 novembre, quando la giornalista Cristina Vercillo ha conversato con l’autrice di etica personale, sociale e professionale, partendo dalla trama del libro per arrivare alla realtà odierna. «Una realtà in cui l’apparenza è diventata sempre più spesso sostanza, in cui l’unico orizzonte sembra essere la notorietà, fondata sul nulla», come ha commentato Paola Bottero.
Si legge nella sinossi delle 312 pagine che hanno come copertina un collage, pastelli e matite su cartavetrata a grana fine (“invertebrati”, opera originale dell’artista Caterina Luciano): “Un rapimento in una terra impastata di ‘ndrangheta. La suspense entra nel circo mediatico sempre alla ricerca di nuove storie da dare in pasto all’opinione pubblica, in una corsa contro il tempo che non basta mai, per raggiungere la notorietà. Un mondo in cui nasce e si consuma il nuovo traguardo della società globale: la spettacolarizzazione televisiva come unico orizzonte per essere. Che è apparire, a qualunque costo. Protagonista e comprimari di carta vetrata corrono senza fermarsi mai, cercando il proprio spazio in un mondo dove notizie, azioni, idee, personaggi sono usa e getta. Partendo da Reggio Calabria e arrivando fino a Roma, carta vetrata toglie il velo a un mondo che non è fatto solo di passione e dedizione, ma nasconde sotto il tappeto ambizioni smodate e il vuoto di una superficialità trasformata in sostanza. Dove l’unica verità è la finzione. Ritmo accelerato, in un crescendo che porta all’apnea, guardando dal di dentro la camera stagna che costruisce, giorno dopo giorno, una realtà parallela. Quella mediatica”.
Scrive del romanzo Ippolita Luzzo: «Incalzante e spietato, denuncia un vivere sempre piccolo e utilitaristico, senza retorica. Scrosta impietoso il giorno per giorno di un protagonista senza luce, opaco di slanci, in un televisivo anch’esso terribilmente vacuo. […] Un libro sull’insignificanza, direbbe Kundera, dei nostri tempi senza eroi».
Commenta Doriana Righini: «Un trip costante. La scrittura ha una feroce immediatezza, scorre veloce a ritmo sincopato, in un turbinio di immagini che paiono la rappresentazione in sequenza di specchi per allodole».
Del romanzo, del futuro del giornalismo e della società e di molto altro si parlerà venerdì 29 novembre, alle 17, al Palazzo della Provincia di Reggio Calabria, in piazza Italia.
Josephine Condemi, giovane giornalista studiosa di comunicazione e new media, coordinerà la serata e gli altri tre relatori che incalzeranno Paola Bottero: Luciana Bova Vespro, anima di Snoq Rc, Eduardo Lamberti Castronuovo, assessore provinciale alla Cultura e alla Legalità, oltre che docente di etica della comunicazione e il giornalista “di lungo corso” Aldo Varano.