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Tropea Festival Leggere & Scrivere 2016 ai nastri di partenza

Leggere è andare incontro a qualcosa che sta per essere e ancora nessuno sa cosa sarà.

Italo Calvino

Il Tropea Festival Leggere & Scrivere 2016 è pronto a mollare gli ormeggi per navigare attraverso il mare della letteratura. In un’epoca in cui emerge il desiderio di muri, la rassegna conferma la sua vocazione a gettare ponti: tra i lettori e gli scrittori; tra la letteratura, l’arte e le scienze umane; tra la politica e la società; tra la Calabria e il resto del mondo.

tf2016Dal 3 all’8 ottobre, nella cornice di palazzo Gagliardi, a Vibo Valentia, tutto questo si esprimerà in un programma ricco di proposte, in grado di soddisfare un pubblico eterogeneo per età, interessi, curiosità.
Ogni volta che una società si scopre più fragile, si avverte il bisogno di ritrovare il contatto con le proprie radici. Sarà questo il tema della lectio magistralis “L’eredità greca” a cura del filologo statunitense Glenn Most. Il crimine nei confronti della cultura è un dramma che da sempre sconvolge la storia dell’umanità. Oggi si ripropone attraverso la violenza dell’Isis: questo è il tema dell’incontro con l’archeologo Paolo Matthiae che presenterà “Distruzioni, saccheggi e rinascite. Gli attacchi al patrimonio artistico dall’antichità all’Isis” (Mondadori). Un appuntamento con la scienza e con la filosofia sarà quello con Edoardo Boncinelli, genetista e autore di “Tempo delle cose, tempo della vita, tempo dell’anima” (Laterza).
La riflessione proseguirà sui mutamenti sociali, culturali e antropologici che investono l’Italia e il mondo. Lo storico Marco Revelli ci guiderà tra le pagine del suo ultimo libro “Non ti riconosco. Un viaggio eretico nell’Italia che cambia” (Einaudi). Il matematico Piergiorgio Odifreddi con “Dizionario della stupidità” (Rizzoli) non rinuncerà a colpire il pubblico con la sua arma migliore, l’ironia. Un altro intellettuale fuori dagli schemi, Franco Cardini, si soffermerà sul rapporto tra Occidente e Islam: un nodo di scottante attualità che lo storico e saggista fiorentino descrive in “L’iPhone e il paradiso di Allah” (Castelvecchi).
Sfogliando il programma incontreremo poi alcuni degli scrittori più interessanti del panorama nazionale come Demetrio Paolin, Tommaso Pincio, Emanuele Trevi, Domenico Dara, Giorgio Vasta, il traduttore Matteo Colombo. Ferdinando Scianna, stella assoluta della fotografia mondiale, ripercorrerà la sua carriera, illustrata nel suo ultimo libro Visti&Scritti (Contrasto).
La Calabria avrà naturalmente un posto di rilievo all’interno del festival. A raccontare le diverse facce di questa terra ci saranno scrittori come Mimmo Gangemi, Gioacchino Criaco, Nuccio Ordine, Vito Teti, l’orafo Gerardo Sacco, il procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri.
Ampia la schiera di giornalisti che hanno accolto l’invito del Festival: sarà ospite della manifestazioneGiuseppe Smorto, vicedirettore di Repubblica e direttore di Repubblica.it Antonio Padellaro con il suo “Il Fatto personale” (Paper First) racconterà la sua carriera nella carta stampata, dalle prime esperienze alla fondazione de Il Fatto. Piero Badaloni, già volto del Tg1, illustrerà una pagina oscura della storia europea con il libro “In nome di Dio e della patria. I bambini rubati dal regime franchista” (Castelvecchi). Davide Giacalone, firma di Libero e collaboratore di Rtl105, fornirà il ritratto di una società sempre più impaurita, contenuto in “Senza paura. Per non perdere il bello di un mondo migliore” (Rubbettino). Stefano Liberti, giornalista de Il Manifesto, L’Espresso e El Pais, presenta “I signori del cibo. Viaggio nell’industria alimentare che sta distruggendo il pianeta” (Minimum fax): obiettivo puntato sul fenomeno dell’overpopulation business ovvero come le multinazionali sfruttano il fabbisogno di cibo in un mondo che entro il 2050 supererà i 9 miliardi di persone. Quali equilibri si prospettano dal Mediterraneo alla scena internazionale? Non si può rispondere alla domanda senza approfondire le figure Vladimir Putin e del turco Recep Tayyip Erdoğan. Giulietto Chiesa, già corrispondente Rai da Mosca, presenta il suo “Putinfobia” (Piemme); Marta Ottaviani, corrispondente dalla Turchia per La Stampa e Avvenire, è ospite con il suo ultimo libro “Il Reis. Come Erdoğan ha cambiato la Turchia” (Textus).
Il TF Leggere&Scrivere 2016 entra a modo suo nel dibattito sulla riforma costituzionale. Il vicepresidente della Camera Roberto Giachetti parteciperà a un workshop con gli studenti sugli aspetti salienti del prossimo referendum. Di politiche dell’immigrazione si parlerà invece con Renato Brunetta. Il capogruppo di Forza Italia alla Camera sarà ospite del seminario “L’Europa e gli immigrati fra diritti fondamentali e politica di accoglienza” insieme con il consigliere della Corte di Cassazione Giuseppe Cricenti, il sindaco di Riace Domenico Lucano, il sottosegretario alla DifesaDomenico Rossi. A palazzo Gagliardi è di scena anche Fausto Bertinotti: l’ex presidente della Camera parlerà del suo legame con la fede, il dialogo tra credenti e non credenti; ma certo non esiterà fare qualche incursione su temi del dibattito politico.
Il festival dà appuntamento anche agli amanti dello sport. Come dimenticare l’urlo mondiale di Marco Tardelli al Santiago Bernabéu, nel 1982? L’ex centrocampista della Juventus e della Nazionale arriverà a palazzo Gagliardi accompagnato dalla figlia Sara, coautrice del libro “Tutto o niente. La mia storia” (Mondadori), per raccontare l’emozione di quella notte e altri episodi della sua fantastica carriera. I tifosi della Rossa di Maranello sono invitati all’incontro con il giornalista Italo Cucci, autore del libro “Ferrari segreto. Il mito americano” (Minerva edizioni), dedicato all’ingegner Enzo Ferrari.
Come sempre, il Festival riserva particolare attenzione all’universo femminile nelle sue varie sfaccettature. Chiara Gamberale presenterà il suo ultimo libro “Adesso” (Feltrinelli); la psicologa Vera Slepoj con “La psicologia dell’amore“(Mondadori) ci guiderà alla scoperta di un sentimento per molti aspetti ancora inesplorato. Di amore si parlerà anche con l’attrice Barbara De Rossi, autrice di “Bibbi esci dall’acqua. Una donna, tante donne, la forza di lottare per amore” (Rizzoli). Katia Ricciarelli si racconterà attraverso le pagine di “Da donna a donna, la mia vita melodrammatica” (Piemme 2016). Ed ancora: Fabio Canino, attore scrittore e conduttore radiofonico; il poeta e performer Guido Catalano per la prima volta in Calabria col suo reading/spettacolo; l’attore e regista Ninni Bruschetta.
Per finire Carta Canta, la sezione di musica e parole. Tra gli appuntamenti: la serata con Irene Grandi; l’omaggio di Peppe Voltarelli – fresco vincitore della Targa Tenco – al maestro del folk calabrese Otello Profazio che sarà presente al festival. Ci sarà anche un omaggio a Piero Ciampi con il cantautore Bobo Rondelli e Pino Pavone, storico collaboratore di Ciampi.
Oltre a Vibo Valentia, il Tropea Festival Leggere&Scrivere vi attende in altri palcoscenici: Soriano, immerso in una vallata circondata da castagni. Serra San Bruno, famosa per la Certosa dei Santi Stefano e Bruno. Pizzo Calabro con il suo castello aragonese, Marina di Gioiosa Ionica. E, naturalmente, Tropea, la ‘perla del Tirreno’. Anche la Casa Circondariale di Vibo Valentia sarà coinvolta nelle attività del festival. Sottolineano i direttori artistici Gilberto Floriani e Maria Teresa Marzano: «Abbiamo riconfermato una formula pensata per coinvolgere appieno tutto il territorio: unire eccellenze locali con eccellenze nazionali. Autori ed artisti si incontreranno per dialogare del proprio lavoro, dando così al pubblico partecipante la possibilità di incontrare dal vivo gli autori preferiti»
La manifestazione è organizzata dal Sistema Bibliotecario Vibonese – capofila di una rete di soggetti che vede riuniti i Comuni di Serra San Bruno, Vibo Valentia, Soriano, Pizzo – e dalla Confindustria di Vibo Valentia. Il Festival è co-finanziato dalla Regione Calabria e si avvale dell’importante collaborazione dell’Accademia Italiana della cucina di Vibo Valentia, dello sportello vibonese Europe Direct e del gruppo Pubbliemme. Gode inoltre del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.

L’intero programma è stato illustrato nella mattinata odierna a Palazzo Santa Chiara, sede del Sistema Bibliotecario Vibonese. Hanno preso parte i direttori artistici Gilberto Floriani e Maria Teresa Marzano, il vice sindaco di Vibo Raimondo Bellantoni, il sindaco di Soriano Francesco Bartone, l’assessore al comune di Pizzo Mariacristina Mazzei, Maurizio Vecchio per Europe Direct, Ernesta Pasquale presidente dell’Accademia italiana della cucina e i dirigenti scolastici Beatrice Lento (Istituto d’istruzione superiore Tropea) e Teresa Goffredo (Liceo scientifico “Berto” di Vibo Valentia).

Parte il bonus cultura: 500 € ai diciottenni per acquistare libri o servizi legati alla cultura

Classe 1998. Sono quasi 577mila i ragazzi che hanno compiuto o stanno per compiere 18 anni: da oggi potranno chiedere di accedere al bonus cultura da 500 euro per acquistare libri, ingressi ai musei e biglietti per il cinema, i teatri, i concerti.

500-euroIl bonus cultura diventa quindi realtà. Da oggi i 18nni potranno richiedere di usufruire della misura messa a punto dal governo, accedendo all’applicazione “18app”. Ovvero creandosi le credenziali Spid, il sistema pubblico di identità digitale.
Spiega Palazzo Chigi: “Questa sera parte la prima fase di 18app.it. Sarà infatti disponibile in versione beta www.18app.it, il sito attraverso cui il Governo assegnerà ai ragazzi del 1998 residenti in Italia 500 euro da spendere in cultura a partire da ottobre. In questa fase iniziale del progetto, gli esercenti (sia fisici che online) e gli enti culturali interessati potranno iniziare a registrarsi e coloro che hanno già compiuto 18 anni nel 2016 potranno richiedere l’identità digitale Spid. Spid è necessario per ottenere il bonus cultura che potrà essere utilizzato per cinema, concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti, parchi naturali, aree archeologiche, teatro e danza. Il bonus sarà ottenibile e spendibile a partire dal prossimo mese fino al 31 dicembre 2017. Il sito è una webapp customizzata per mobile, quindi non scaricabile dagli store”.

18-appIl bonus consentirà ai più giovani di prendere confidenza con l’identità digitale, che poi potranno utilizzare anche per accedere a tutti i servizi online della pubblica amministrazione. Per ottenere lo Spid i nati nel 1998 dovranno registrarsi tramite uno dei 5 identity provider, che sono Poste, Aruba, Tim, Infocert e Sielte. Ottenute le credenziali basterà installare sullo smartphone o sul tablet “18app”, da cui sarà possibile scegliere le attività o i beni da comprare da un elenco di esercenti, negozi, biblioteche, cinema, teatri, musei e servizi culturali. Per scaricare l’app bisogna collegarsi suwww.18app.it o su www.diciottapp.it, avendo cura di fare il login utilizzando lo Spid.

Per consumare tutti i 500 euro i ragazzi avranno tempo fino a tutto il 2017. La misura coinvolge potenzialmente 576.953 giovani, e costerà alle casse dello stato fino a 290 milioni. I primi “acquisti” partiranno ad ottobre.

Sabbiarossa al XXIX Salone del Libro di Torino: parte da Faceboom il viaggio nel lato oscuro della società

Ottimo il consuntivo di sabbiarossa edizioni alla chiusura del XXIX edizione del Salone internazionale del Libro di Torino: continua a crescere l’interesse per i titoli della casa editrice indipendente nata quasi cinque anni fa a Reggio Calabria, ormai quasi un caso nazionale per la scelta di una narrazione e di una linea editoriale che, lontane da logiche commerciali, incontrano sempre più il favore dei lettori. Qualità e non quantità: questa la scelta ab origine. Una scelta che premia. Una scelta che ha fatto optare, a fronte della presenza nello stand della Regione Calabria di libri come il primo nato nella collana RACCONTInTASCA, Storie tossiche di Milingo Sutera, o del fortunato il bicchiere mezzo pieno di Fiorita e Rafele, collana IMPRONTE, per un’unica presentazione, quella dell’ultimo titolo di narrativa, collana STORIE.

s5-salto16-03Faceboom di Paola Bottero, come gli altri libri della stessa autrice già alla seconda ristampa, è stato il fulcro intorno al quale si è sviluppato un incontro molto interessante e partecipato, che ha saputo partire dall’opera per andare oltre e perlustrare le tante sfaccettature del mondo social. Condotto da Fabio Malagnino, giornalista dell’ufficio stampa del Consiglio regionale del Piemonte, l’incontro ha avuto come relatori Cristopher Cepernich, sociologo dei media dell’Università di Torino, e Federica Roccisano, assessore al Welfare della Regione Calabria, oltre ovviamente all’autrice Paola Bottero, che è stata sollecitata non solo come scrittrice, ma anche come giornalista e comunicatrice.
Ne è uscito un confronto partecipato e molto interessante, in cui sono state condivise domande e cercate risposte.
«Un libro intenso, scritto in modo egregio» ha esordito Cepernich. «Un libro che va letto non solo perché è piacevole leggerlo, ma anche perché offre uno spaccato reale di quello che è diventata la nostra società: racconta lo squallore di vite che sarebbero squallide anche senza i social, ma che attraverso i social si mettono sotto la lente di ingrandimento per restituire il loro nulla. Come nulla è anche Facebook: l’errore più grande che facciamo quando approcciamo ai social network è di crederli media. Ma non sono media: su Facebook non succede nulla. Facebook connette, è una piattaforma, una rete, eppure la stiamo a guardare come se fosse una nuova televisione».
«La mia ricerca narrativa si sviluppa intorno a quella “e” che fa la differenza, tra social e sociale» ha confermato Bottero. «Sono molto più attenta e preoccupata della deriva sociale, che tanto facilmente emerge dai social. Per me Facebook è un linguaggio, uno strumento, che purtroppo spesso facilita la crasi tra apparenza e sostanza, l’incapacità di essere e la propensione a raccontare di essere, così ben rappresentata dal quarto d’ora di celebrità di cui parlava Warhol. Le diciotto vite incatenate di Faceboom non sono altro che le mie paure, un modo per vedere il burrone della disumanità prima di caderci dentro».
Le sollecitazioni di Malagnino sono state una narrazione nella narrazione: partendo da Faceboom e da alcuni suoi personaggi ha abbracciato la politica, la sociologia, le riflessioni più urgenti. Costringendo i relatori ad un vero e proprio outing, come quello di Roccisano: «Quando mi hanno bruciato la macchina parcheggiata sotto casa, il commento più frequente è stato: ti sei esposta troppo, sei sempre su Facebook e Twitter a scrivere dove vai, cosa fai, chi incontri. Era ovvio che ti arrivasse un’intimidazione. Anzi, strano che non sia successo prima. Per loro utilizzare strumenti come i social per informare del mio operare amministrativo significava automaticamente creare malumori».

s5-salto16-12«Mi piace raccontare anche la follia della vostra impresa, con la nascita di sabbiarossa edizioni»: la chiusura dell’incontro è stato un resoconto sollecitato da Malagnino sull’esperienza «di essere editori puri, in un mare fatto di grandi cartelli nazionali e di piccole realtà tipografiche, editori a pagamento che soddisfano la richiesta degli aspiranti scrittori ponendosi sul mercato “un tanto a cartella”. Vi seguo da quando siete nati. E continuerò a farlo, granello dopo granello, perché state restituendo una narrazione puntuale e libera di una terra che ha bisogno di voci indipendenti».

sabbiarossa si fa in 4 per il TropeaFestival

Una mostra d’arte, un’anteprima nazionale e due approfondimenti: sono quattro gli eventi organizzati da sabbiarossaED al TropeaFestival leggere&scrivere che inizierà martedì prossimo, 21 ottobre. La giovane casa editrice indipendente reggina, che ha appena compiuto tre anni, declinerà, all’interno di Palazzo Gagliardi, la #CalabriaOLTRE.

#volano-Vibo-2Si inizia con #CalabriaOLTRE gli invertebrati, l’esposizione dell’artista Caterina Luciano #vivonoTRAnoi [dagli invertebrati agli irresponsabili A/R], curata dal gallerista Luciano Pesce (artspace BeCause di Lamezia Terme): i 33 invertebrati e i 2 irresponsabili, che denunciano un mondo sempre più regolato dall’apparenza, saranno visitabili da martedì a domenica nell’area dedicata alle esposizioni. Caterina Luciano espone e sperimenta da oltre 20 anni in giro per il mondo. I suoi lavori si sono intrecciati a doppio filo con sabbiarossa ED: realizza le opere d’arte che diventano le cover di ogni libro.
Mercoledì 22 ottobre alle 11 sarà la volta di #CalabriaOLTRE gli sbarchi. La scelta di riservare al TropeaFestival l’anteprima nazionale del romanzo Beltempo di Saverio Pazzano nasce dalla volontà di partire dalla narrativa per trattare un tema sempre più urgente e quotidiano. “Questa è una storia di naufragi, dentro cui si agita Beltempo: una promessa di sole sotto i grandi cieli di Sud”, si legge nella quarta di copertina. Una promessa di cui parleranno, con l’autore, il sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi e la coordinatrice di Libera Cs Sabrina Garofalo,
Il giorno successivo, giovedì 23 ottobre alle 17, la terza declinazione: #CalabriaOLTRE l’eutanasia dell’informazione. Partendo dal romanzo carta vetrata di Paola Bottero – e dalla mostra personale di Caterina Luciano, che genera proprio dall’opera realizzata per la cover, “invertebrati” – dialogo a più voci su giornalismo e informazione, per allontanarsi dal modello Demi Romeo, protagonista capace di trasformare l’apparenza in sostanza, e cercare un nuovo modo di creare e divulgare le notizie. Con l’autrice, i giornalisti Luciano Regolo e Riccardo Giacoia ed il sociologo Giap Parini.
La quaterna di sabbiarossaED chiude sabato 25 ottobre alle 12 con #CalabriaOLTRE il pregiudizio. Si parte dal fortunatissimo libro-inchiesta Marchiati – come ’ndrangheta, stampa e tv hanno inventato la nuova “calabrofobia” – di Alessandro Russo sugli stereotipi costruiti a tavolino per essere dati in pasto all’opinione pubblica, racconto in parallelo di come la ’ndrangheta stia uccidendo il futuro di un popolo e di come stampa e tv nazionali alimentino il pregiudizio, marchiando a fuoco ogni calabrese, come si fa con il bestiame o con una stirpe maledetta. L’autore cercherà di scoprire le radici che trasformano i pregiudizi in dati di fatto, mistificando la realtà e creando fobie sempre più difficili da estirpare con i giornalisti Giovanna Casadio e Antonello Caporale e con l’attivista lgbt Vanni Piccolo.

Il calendario degli appuntamenti di sabbiarossaED, le specifiche sulle novità in uscita e sugli eventi organizzati in giro per l’Italia, i link diretti a ogni titolo e ogni approfondimento relativo ai primi tre anni di vita della casa editrice sono on line all’indirizzo sabbiarossa.com, sito in cui viene spiegato il senso di ogni “granello di sabbiarossaED”, con la citazione di Norberto Bobbio: “Qualche volta è accaduto che un granello di sabbia sollevato dal vento abbia fermato una macchina. Anche se ci fosse un miliardesimo di miliardesimo di probabilità che il granello, sollevato dal vento, vada a finire nel più delicato degli ingranaggi per arrestarne il movimento, la macchina che stiamo costruendo è troppo mostruosa perché non valga la pena di sfidare il destino”.

onorevole sarà lei

conversazioni politiche al tempo del disonore:

“onorevole sarà lei”, di Mimmo Talarico e Franco Dionesalvi, novità di sabbiarossaED

È in distribuzione nelle librerie il secondo titolo della collana IMPRONTE di sabbiarossa EDIZIONI, illustrato con l’opera originale di Caterina Luciano, “onda bianca”, un’onda che travolge Palazzo Campanella.

Onorevole sarà lei, sottotitolo “conversazioni politiche al tempo del disonore” racchiude la conversazione tra un giornalista, Franco Dionesalvi, e un “infiltrato della politica”, come si definisce Mimmo Talarico, consigliere regionale di opposizione. Il libro è lo spunto per partire dallo tsunami che si è abbattuto sul Consiglio della Regione Calabria e ampliare l’orizzonte tra ciò che la politica dovrebbe essere e ciò che invece è diventata. Una conversazione agile, che entra in profondità alla radice dello scollamento profondo tra la società calabrese e i suoi rappresentanti, tra quello che un tempo è stato il popolo della sinistra e i gruppi dirigenti che hanno tradito, troppo spesso, ideali e aspettative.

Riflessioni, aneddoti, episodi inediti, nomi e cognomi, originali chiavi di lettura per comprendere meglio la storia politica calabrese degli ultimi anni: un percorso e una sintesi perfettamente riassumibili nella frase di Aristotele “l’uomo è per natura un animale politico”.

Come si vive il disprezzo della gente verso la politica attuale? È possibile andare oltre il blackout informativo in cui la “caccia al politico” è l’unico modo per consolidare l’audience? Esiste una politica “buona”, in cui il rapporto stretto e diretto tra rappresentanti ed elettori non sia per sua natura “clientelare”? Qual è la giornata tipo di un consigliere regionale? Com’è possibile che il flusso di risorse di cui la Calabria ha goduto abbia prodotto così scarsi risultati? Cosa c’è alle radici della crisi del centrosinistra calabrese e, soprattutto: esiste una via d’uscita? Com’è possibile che lo sperpero di risorse da parte di gruppi e strutture regionali abbia iniziato ad avere un limite solo dopo l’intervento della magistratura? Sono solo alcune delle domande che segnano il percorso dei due autori, capaci di prendere per mano il lettore e accompagnarlo all’interno di quelle stanze chiuse in cui si dovrebbe decidere il futuro di un territorio e invece si combatte gli uni contro gli altri per consolidare il futuro personale.

Il libro non si limita a rappresentare lo scollamento – ormai una voragine – tra chi abita il Palazzo e le emergenze del territorio e dei cittadini: si addentra nell’analisi di ciò che dovrebbe essere fatto, subito. Un’analisi che si basa su molti esempi “meridionali”, partendo dal vento dell’antipolitica che ha rivoluzionato il panorama nazionale e locale per individuare, dagli errori della classe dirigente, un nuovo percorso in grado di dare risposte concrete.

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“Onorevole sarà lei” verrà presentato in anteprima domani, martedì 6 agosto, a Colosimi (Cs), ore 18:30, Piazza Plebiscito. Con gli autori saranno presenti il giornalista Enzo Arcuri, la docente Giuliana Pugliano e il sindaco di Colosimi Raffaele Rizzuto.

Lunedì 26 agosto sarà la volta di Diamante (Cs), ore 21, nell’ambito della rassegna “Letti di notte” sul Lungomare Mancini. Tra le altre tappe di agosto in calendarizzazione si segnala quella di Scigliano (Cs), martedì 27 agosto.

50′ di Augusto Antonio Viola: il primo ebook

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Un dialogo serrato. Cinquanta minuti. Una vita che si dipana e prende forma da un evento apparentemente minimo rispetto ai fantasmi di un passato che è presente. E che non deve essere futuro.
50′, concentrato di narrativa di Augusto Antonio Viola, racchiude in uno spazio-tempo definito lo spazio-tempo indefinibile delle lacerazioni di chi comprende le radici e gli eventi che hanno travolto la sua vita dall’interno, quello più intimo. Quello della famiglia. E le espelle, in un outing leggero e profondissimo, per capire.

Un’introspezione che diventa espulsione. Liberazione. E denuncia, fortissima, dei tabù di cui è intrisa la nostra società “moderna”.
Si legge di un fiato, 50′. Poi rispunta con i suoi detti e i suoi non detti. Per riflettere sull’immoralità della morale. Per comprendere che quei cinquanta minuti non sono dell’autore, ma appartengono a ciascuno di noi. A futura memoria.


Augusto Antonio Viola è architetto e Designer. Dottore in «Sciences Humaines, Art et science de l’Art». Insegna a La Sorbonne-Paris I.

Vive tra la Francia e l’Italia. Consulente esperto alla Divisione Affari Culturali del Consiglio d’Europa a Strasburgo.

È art director della Toton&Co, società di produzione di Design contemporaneo, e Presidente dell’Atelier Toton, un’associazione per la promozione della ricerca nell’Arte, il Design e l’Architettura. Scrive abitualmente per la stampa italiana articoli su arte, architettura e design.
È corrispondente de Il SOLE 24 ORE per la Biennale di Arte e Architettura di Venezia.
Ha realizzato numerose opere tra cui The cultural heritage and pedagogy for Europe, Editions Armando, 2006; Vitruve, le savoir de l’architecte, Editions Geuthner, 2006; Tous les savoirs de l’architecture, dans Art et savoir, de la connaissance à la connivence, Editions de L’Harmattan; Projeter l’ancien, Editions de L’Espérou, 2004; D’une rue à une autre, Publications du Conseil de l’Europe, 2001.

Responsabile scientifico per le edizioni Gallimard, ha pubblicato numerose opere sulle città italiane. È autore di oggetti di design e di accessori d’arredo. È l’inventore del sistema YUU.

battesimo in rosso

14 luglio 2013: “la ‘ndrangheta davanti all’altare” sceglie per il battesimo Reggio Calabria. E Tabularasa diventa il salotto della prima uscita pubblica della nuova IMPRONTA

Difficile riassumere quello che è successo ieri sera a Reggio Calabria.
Una serata importante, all’interno di Tabularasa, nello scenario magico di una Piazza Italia strapiena di gente venuta ad ascoltare le storie di una Chiesa che resiste e di una Chiesa che si volta dall’altra parte. Un battesimo in piena regola, con tanto di confetti (rigorosamente rossi, come la nostra sabbia) distribuiti a fine serata dal “padrino di supporto”, Mario Congiusta, che si è affiancato a Giusva Branca e Raffaele Mortelliti, padroni di casa, per accompagnare la narrazione dei 5 autori de “la ‘ndrangheta davanti all’altare”, prima IMPRONTA e ultima uscita di sabbiarossa Edizioni.

Per la prima volta in una piazza simbolo di Reggio Calabria si è affrontato con serietà e chiarezza un tema considerato quasi tabù finora, con una partecipazione del pubblico di grande intensità emotiva anche grazie anche al rapping&playing book di Mad Simon ed Enzo De Liguoro. Il resto lo hanno fatto loro: Romina Arena, Paola Bottero, Francesca Chirico, Cristina Riso e Alessandro Russo. Che dopo averci consegnato il loro libro (in sold out già all’inizio della serata) ce lo hanno raccontato. Alla faccia di tutti i testimoni silenziosi del mondo.

Foto e rassegna stampa: i link. A seguire il video integrale.

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le IMPRONTE che lasciano il segno

L’ombra di un uomo che spara. Dalla parte opposta la figura immacolata di S. Michele Arcangelo, che blocca il proiettile con la sua lancia. È questa la sintesi dell’acrilico su tela di Caterina Luciano, dal titolo “Luce/Buio”, opera originale realizzata per la cover della nuova uscita nella collana IMPRONTE di sabbiarossa ED: la ’ndrangheta davanti all’altare, di Romina Arena, Paola Bottero, Francesca Chirico, Cristina Riso, Alessandro Russo con i contributi di Giuseppe Creazzo, don Pino Demasi, don Giacomo Panizza, don Ennio Stamile.

Le sinergie tra due realtà del territorio, sabbiarossa EDIZIONI e archivio Stop’ndrangheta, sono  nate a settembre 2012 con l’organizzazione del convegno di Reggio Calabria dal titolo, appunto, “la ’ndrangheta davanti all’altare”. Partendo dalle testimonianze di tre dei 12 apostoli di senza targa, il viaggio nella buonavita di Calabria scritto da Paola Bottero e Alessandro Russo, e dal dossier di Francesca Chirico sui precetti di don Italo Calabrò, aiutato dalla testimonianza diretta del Procuratore di Palmi, il dibattito, intenso e partecipatissimo, ha rotto gli schemi dei non detti in giorni simbolo: quelli dei festeggiamenti della Madonna della Consolazione.

È nata dopo quella serata l’idea di andare oltre, di raccogliere materiale per arrivare a un’analisi su tutto ciò che ha messo in dubbio – e continua a mettere in dubbio – la verità su cui si è snodata la serata: “Nel coraggio dei suoi pastori la gente ritrova il suo coraggio”. Cosa succede quando i confini tra Chiesa e ’ndrangheta diventano così labili da mescolarsi e confondersi? Cosa succede se accanto alla Chiesa che resiste c’è un’altra Chiesa, che si volta dall’altra parte? Parte da queste domande il percorso articolato che gli autori hanno declinato nel libro, inserendo nei dieci comandamenti i troppi esempi in cui la ’ndrangheta si è presentata davanti all’altare, e nessuno l’ha cacciata.

Il primo libro che raccoglie tutti i fatti, dunque. Il primo libro su cosa dovrebbe essere e cosa troppo spesso diventa la Chiesa. Il primo libro che si fa domande “sacre”. Il primo libro che trova risposte. Meno sacre.

Un percorso intenso e complessivo che parte dal bisogno della ’ndrangheta di trovare sponde religiose ed esamina, in modo completo, dove, come e quando le ha trovate. Dalla storia dell’uomo mitra alla benedizione papale a due sposi dei clan, dall’Affruntata al ribaltamento del senso dell’onore, dall’obbligo alla fedeltà ai confessionali, dalle tonache che nascondono pistole a quelle che non rispettano il voto di castità. Ma il libro offre anche il “contraltare”, analizzando dove, come e quando dietro all’altare ci sono no secchi e definitivi. L’esempio di don Italo Calabrò è il primo, ma tanti altri ne sono seguiti. Sono quelli che restituiscono un senso e una speranza al valore alto di coraggio e di fede. Li troverete nelle luci che cercano di offuscare le ombre raccontate all’interno del libro.

La presentazione ufficiale della novità la ’ndrangheta davanti all’altare sarà all’interno del contest Tabularasa, domenica 14 luglio alle 21 (piazza Italia, Reggio Calabria) con la contaminazione rapping&playing book di Mad Simon e Enzo de Liguoro.

contro versa al via in 3 round

il tridente di “contro versa”: 3 autrici per 3 giorni in 3 città
Celentano, Righini e Vingelli a Catanzaro, Reggio Calabria, Cosenza

Tre donne per tre date in progressione, nelle tre principali città calabresi: contro versa, la collettanea che ha inaugurato la nuova collana GENEAOLOGIE di sabbiarossa EDIZIONI, presentata in anteprima all’inizio di aprile nella Casa Internazionale delle donne di Roma e già in ristampa, questa settimana debutta in Calabria: il 12, 13 e 14 giugno. Partita dalla Calabria come progetto per declinare femminismi e geneaologie, raccogliendo le narrazioni di dieci donne nate negli anni ’70 e sparse per il Belpaese, contro versa ha al proprio attivo numerose presentazioni (Gerace, Torino, Pesaro, Milano, Sassari, per citare le prime) e un’attenzione particolare che esce dai soliti schemi di genere.

Questa era la scommessa: portare al di fuori degli spazi esclusivamente femminili temi solitamente declinati da donne e per le donne. Temi scomodi, temi che fanno discutere da sempre, ancora più in questo periodo in cui l’opinione pubblica ha scoperto l’urgenza delle tematiche di genere per affrontare vere emergenze, a partire dal femminicidio. Le narrazioni di contro versa, partendo dalle esperienze personali delle autrici, approfondiscono molti aspetti che fanno parte della quotidianità, femminile e maschile, di cui è scomodo parlare. La collettanea fornisce una chiave di lettura univoca, nell’eterogeneità di voci: le difficoltà di genere sono alla base della quasi totalità di problematiche che ciascuna, ma anche ciascuno, deve affrontare giorno dopo giorno. Essere e pensarsi donne, essere donne ed essere accettate come tali è difficile ovunque. Anche – e soprattutto – in Calabria.

La prima delle tre sezioni di contro versa parte proprio da questa difficoltà: “Pensarsi donne tra privato e pubblico”. Apre “La figura rimane” di Doriana Righini. Una storia di resistenza, frutto dell’incontro con Marisa, la sorella di Lea Garofalo, per raccontarne la libertà e la solitudine con una nuova chiave di lettura: la genealogia composta dalla madre Santina, la sorella Lea e la nipote Denise. Con la seconda narrazione – “Madre in Calabria, Calabria madre. Gestazioni del possibile”Denise Celentano ripercorre una parte del processo di acquisizione e consapevolezza della propria identità: donna, madre e calabrese. Un percorso intimo e filosofico dall’allontanamento per scelta al rientro convinto, per restare. Chiude “La passione del capire. La trasmissione generazionale in Università”, in cui Giovanna Vingelli ripercorre il dialogo fra generazioni di femmine, femministe e femminismi nell’università di Cosenza, in un crescendo di incontri e di relazioni con donne di tutte le età e con le loro storie.

Saranno le tre autrici calabresi a raccontare i percorsi precedenti e seguenti a contro versa. Un doppio tridente: Celentano, Righini e Vingelli per tre giorni consecutivi incontreranno lettrici e lettori in tre città calabresi.

Mercoledì 12 giugno a Catanzaro: ore 18, nella nuova sede del Circolo di Cultura Augusto Placanica (via L. Settembrini 26) con Venturino Lazzaro e Isa Mantelli. Giovedì 13 giugno a Reggio Calabria: ore 18, nella sede dell’Associazione LiberaReggioLab e del CSEEAM (via XXI Agosto 42, angolo Corso Garibaldi), con Letizia Cuzzola. Venerdì 14 giugno a Cosenza: ore 18, libreria Ubik, con Daniela Ceci, Valentina Fedele, Ida Rende, Carla Tempestoso.

cronache del dopo Torino

Dalla partecipazione di SABBIAROSSA dal XXVI Salone del Libro di Torino (2013) alle prossime presentazioni: “contro versa” e “il Pogrom della Continassa”
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